commenti”.
Stamattina mi sono svegliata di buona mattina,
e vedendo i vari lavoratori (muratori,allevatori,negozianti,....)
che si apprestavano ad iniziare la giornata lavorativa ,
mi è venuto in mente questo quesito:
come si fa a diventare un "impiegato comunale"?
So che a Qualcuno la domanda può sembrare stupida!
Ma che male c' è a volere capire se in un futuro, "più o meno lontano" ,
ci sarà modo per concorrere e divenire impiegati comunali ???
Essendo giovane, nella mia vita non ho mai sentito parlare nè di un concorso nè di una graduatoria...Ma allora come vengono assegnati i "POSTI" comunali ???
Ringrazio anticipatamente chi vorrà darmi delle risposte...E mi scuso per l' "ignoranza!
giovedì 6 novembre 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
Nei lontani anni '80 il comune di Tusa, grazie ad amministratori inefficienti ed amministrati poco attenti, fu dichiarato comune in dissesto finanziario(...il fallimento degli enti locali). Il piano finanziario di rientro per diversi anni ha impedito l'indizione di concorsi pubblici per i posti in organico disponibili. Il parallelo(e ben più grave) dissesto delle finanze pubbliche regionali e le diverse ondate di dipendenti pubblici precari a basso costo("ex articolisti"), hanno bloccato permanentemente ogni possibilità di integrare gli uffici pubblici comunali con nuovo personale.
Insomma... le nuove generazioni stanno pagando gli errori della mala-politica e della mala-amministazione del passato.
L'accesso all'impiego pubblico in genere(quello comunale è uno dei tanti) può avvenire, per dettato costituzionale, soltanto attraverso un pubblico concorso.
Il Comune, accertata una carenza di posti in organico (la pianta organica è lo strumento che regola il rapporto tra dipendenti e servizi erogati) può bandire un pubblico concorso la cui partecipazione è riservati a tutti coloro che hanno i requisiti, previsti dal bando, per le mansioni da svolgere.Espletato il concorso si elabora la graduatoria degli idonei, dalla quale nell'ordine vengono chiamati in misura dei posti messi a concorso.
Dalla fine degli anni settanta, prima lo Stato e poi le Regioni hanno attuato una politica occupazionale a largo raggio (certamente esagerando), cioè hanno consentito l'immissione negli Enti pubblici di personale anche in deroga agli organici previsti. Tale politica, se da un lato ha alleviato il problema dell'occupazione giovanile negli anni ottanta e novanta , dall'altro ha saturato gli organici rendendo impossibile l'indizione di nuovi concorsi.
Un Ente si è ritrovato nella condizione di dovere assorbire, per dettato normativo, a regime il personale che aveva in soprannumero (oltre l'organico) prima di potere bandire un concorso. A questa condizione generale si è aggiunta a partire dall'ultimo decennio una congiuntura economica particolarmente sfavorevole per la quale è stata fortemente limitata l'indizione di nuovi concorsi, possiblie soltanto per figure di particolare specialità.
Anche il Comune di Tusa è stato interessato da questa politica occupazionale e di ristrettezza finanziaria per le quali non è ancora possiblile indire nuovi concorsi (non è stata la dichiarazione di dissesto finaziario avvenuta nel 1991 - non negli anni ottanta - perchè quella è stata più un atto politico che una condizione reale, tanto è vero che non c'è stato alcun piano di rientro).
Certamente ogni generazione è condizionata dalle precedenti, ma ciò può essere in negativo come anche in positivo.
La politica non oculata ha prodotto si il blocco delle assunzioni, ma ha permesso di generare.
Saluti
Posta un commento