Perchè questo blog?

Il blog “Terra&Chianu” nasce dalla voglia di alcuni ragazzi di Tusa di condividere uno spazio (anche solo “virtuale”) nel quale poter confrontarsi su temi che riguardano il proprio paese.
Questo blog, pertanto, vuole rappresentare uno strumento attraverso cui ognuno può esprimere le proprie opinioni e le proprie idee sulla vita del paese.
.Continua....


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mercoledì 20 agosto 2008

COMMENTI ALLE INTERVISTE

Inserisco questo nuovo post all'interno del quale potete commentare le interviste effettuate dal blog.
Ne approfitto per ringraziare tutti gli intervistati per la loro disponibilità.
Ricordo inoltre a tutti quanti che (qualora lo vogliate) è possibile vedere pubblicati sul blog i vostri video...sono sicura che molti di voi hanno effettuto delle riprese in questi giorni di festa (non dispiacerebbe un video della tradizionale "Acchianata dà Madonna").
Infine vi propongono di effettuare delle interviste a chiunque riteniate abbia qualcosa di interessante da dire.
Inviate i vostri video e le vostre interviste a:

3 commenti:

Lucio Insinga ha detto...

Intervengo in merito all'intervista del Dr. Longo che conosco più per la fama professionale che come uomo politico o semplice cittadino.
Negli ultimi 10 anni, il Tabulario e il Centro Storico di Mistretta, ha pubblicato miei interventi su materie economiche (imprenditoria giovanile, agevolazioni per le imprese), nelle quali evidenziavo, in ogni occasione, come i giovani tusani avrebbero potuto e dovuto trovare degli spazi diversi, rispetto a quelli che la pubblica amministrazione può garantire. L'attualità dell'argomento affrontato nel corso dell'intervista mi porta quindi a condividere quanto detto dal Dr. Longo.
Per quanto concerne gli aspetti della gestione amministrativa e in generale della politica locale, è noto che i nostri centri non hanno mai brillato per il voto d'opinione bensì per un voto personale, quale naturale sfogo di conoscenze professionali, ampie parentele, cointeressenze varie.
Pertanto, più nei piccoli centri che nei grandi, non vincono gli uomini di partito ma il partito degli uomini.
Ciò peraltro sembra avvalorato dal fatto che molti concittadini, nonostante voltafaccia o veri e propri tradimenti politici abbiano più o meno mantenuto nel tempo, fatte rare eccezioni, lo stesso consenso elettorale.
Da un punto di vista politico questo processo sembra ancora più esasperato da alcuni fattori macro. Ossia: 1) l'assenza dei partiti e delle ideologie di un tempo; 2) l'assenza delle sezioni che hanno lasciato, nei casi peggiori un vuoto, nei casi più nobili a pseudo circoli, associazioni e fondazioni; 3) la creazione di ampie alleanze fra partiti diversi con l'impossibilità per il normale cittadino di identificare dei veri spartiacque. Chi sa dire oggi dove inizia il centro destra e dove inizia il centro sinistra e viceversa?
Questo quasi a dimostrare che almeno a livello locale agli elettori “fedelissimi” importa sempre meno rispetto al passato se sei PD o PDL.
I voti assumono sempre più una connotazione nominativa e personale non trasferibile (come gli assegni bancari) non al portatore (del partito). Di conseguenza il vero valore aggiunto è sempre più rappresentato dai singoli.
Credo che in tal senso, Tusa da un lato non può aspettare che alcuni si facciano da parte, dall'altro, deve trovare il sistema di incentivare la presenza di personalità e professionalità, senza scheletri nell'armadio, senza cambiali da pagare e quindi indipendenti che possano esprimere un certo consenso.
D’altra parte il Dr. Longo converrà con me che se tutte le forze vengono concentrate soltanto quando si debbono redigere le liste di candidato a sindaco e, forse, in quella occasione si creano pure pregiudizi fondati su vecchi rancori, forse non è la strada maestra.
Qual'è il futuro?
Personalmente quello che non so consigliare è come attrarre forze nuove e indipendenti senza correre il rischio di deluderli e senza dare loro l'impressione di essere figure di uno spettacolo dove si muovono molti pupi e pochi pupari.
In tal senso una riflessione più serena, lontana dalle elezioni, sull’elaborazione di modelli su come creare una nuova classe dirigente che possa miscelare adeguatamente l'esperienza e la competenza di chi conosce la macchina amministrativa con la competenza, l'indipendenza, la fantasia e la voglia di sollevare le sorti del paese, forse è la strada migliore. Ciò ovviamente non per avvalorare la tesi dello scrivente ma solo perché la storia dimostra che le strade precedenti sono risultate finora errate.
Auguri di buon lavoro a tutti gli uomini di buona volontà.

desertoassoluto ha detto...

Antonio,
ti metterei volentieri alla prova ma sò già come finisce, quindi evito.
A lucio insinga che tanto s'affatica a scrivere e lasciare post a destra e a manca consiglio: "lassa perdere".
Grazie a tutti per la stima e per le sincere parole che in altri argomenti gli altri hanno usato nei miei confronti per convincermi a scrivere.
Vi prometto che vi leggerò, ma in quanto a scrivere....

Lucio Insinga ha detto...

caro deserto assoluto, meno male che avevi deciso di non scrivere, altrimenti cosa facevi? anzichè lanciare frecciatine avresti lanciato bombarde?
Con il lassa perdere ti riferivi al blog oppure a questo argomento specifico?