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giovedì 16 ottobre 2008

Lettera di Paolo Lidestri a Giuseppe Macaione e Domy

Pubblico la Lettera che mi è stata inviata da Paolo Lidestri.

I contenuti ed i messaggi credo siano di notevole rilievo per me e per tutti i giovani di Tusa.

Grazie Paolo

tChNu


Caro Giuseppe,

                ho appena letto il post di Domy, e ancora una volta viene espresso un moto di fastidio per la trattazione di una delle questioni più importanti per la vita di un comune: appunto i risultati elettorali per la sua compagine amministrativa. Anche con Antonino avevo avuto modo di scambiare qualche parola a Tusa, e il leitmotiv sembra essere lo stesso: basta con la discussione sulle elezioni, concentriamoci sui giovani e sul futuro (abbozzo grossolanamente, ovviamene).

Ora, tu sai benissimo che io ho cercato, subito dopo le elezioni, di incanalare la discussione sul «che fare» del nostro tempo, e a tal proposito ho inviato una lettera a Carmelina Patti nel tentativo di evitare le recriminazioni che potevano esserci dall’una e dall’altra parte, facendo salva la buona fede di ognuno, per vedere se era possibile rinserrare le file, pur nella mutata e per certi versi più difficile situazione politica che ci veniva consegnata dal risultato elettorale.

Ti ho pure detto che la risposta di Carmelina è stata di ben altro tono, miope e risentita oltre ogni immaginazione (quando parlo di questo con Luciano, gli sembra una follia che da quel versane non solo manca un minimo di riflessione autocritica ma ci si ostina ad addossare agli altri la ragione della propria sconfitta), e solo uno scambio di vedute a tu per tu ha potuto permettere di comprenderci un po’: dell’una e dell’altra lettera ti invio copia, con preghiera di farle pervenire a Domy: forse comprenderà quanto sia difficile uscire dal pantano in cui ci si trova.

Io penso che sia un errore cercare di esorcizzare i problemi, come se così facendo si potesse davvero compiere il salto che ci serve. Non c’è alcun futuro positivo davanti a noi, se le principali forze che dovrebbero scriverlo marciano divise e non si risparmiano colpi bassi. In questo clima, che cosa ci dovrebbero guadagnare i giovani? E, poi: dove stanno questi giovani tanto vogliosi di mettersi in gioco e di fare la propria parte? Davvero niente possono fare per indurre i meno giovani a darsi una regolata?

Ecco, io credo che se questi giovani esistono, essi devono assumersi la responsabilità e la fatica di dimostrarlo, di sapersi mettere assieme di più e meglio di quanto non abbiano saputo e sappiano fare i loro genitori, di saper mettere da parte beghe personali e piccoli interessi particolari; insomma, devono saper dare prova di far vivere loro, nel loro impegno associato e seppure in nuce, il modo nuovo di fare politica della nuova società a cui tanto (sempre che, davvero, vi) aspirano.

Quelli come me (contrariamente a quanto pessimisticamente pensa Domy, con ancora in testa tanti ideali e tante speranze), sono partiti, appena adolescenti, proprio così, costruendo quel che non c’era ancora o non c’era più (io e mio cugino, per esempio e a soli 11 e 12 anni, la FGCI), cercando di dare con l’esempio il senso pieno delle parole che si sentivano di spendere a nome e per conto dei più svantaggiati. E così a Prato, ad anni ormai raddoppiati, mi presi la briga di alimentare una poderosa battaglia, facendo leva sulla fabbrica in cui lavorava mio cognato Enzo (che per quella ragione perse il lavoro), per il punto unico di contingenza (quella «famigerata» scala mobile, cioè, che per più di un decennio ha consentito a diverse centinaia di migliaia di famiglie di lavoratori di farsi una casa). E potrei continuare con qualche analoga iniziativa, spesso solo contro tutti, per alcune vicende relative ai lavori autostradali, a noi più vicine. Tra queste, anche quella del Tabulario che ben conosci.

Quel che voglio dire è che non ci sarà nessuno ad apparecchiare la tavola per i giovani, meno ancora ad imbandirla secondo i loro gusti. Se hanno voglia e passione, essi devono sapersi conquistare lo spazio a cui ambiscono, mettendoci tutto il tempo che un impegno di questo genere pretende e rifuggendo la tentazione (il fastidio contro l’approfondimento delle questioni in campo, ne è chiara espressione) di passare dalla scorciatoia della superficialità (quando non dalla rimozione dei problemi più spinosi), con la pretesa di fare prima.

Per essere più concreti. Mettiamo che questi nuovi giovani si trovino a doversi esprimere sul Piano regolatore generale; come si comporteranno, lo leggeranno tutto con assoluta attenzione per poi dare un consapevole giudizio di merito oppure, a seconda dei casi, lo approveranno o lo respingeranno senza neppure leggerlo perché troppo lungo? E se gli fosse chiesto di preparare delle proposte per correggerlo e migliorarlo, lo farebbero studiandoselo punto per punto oppure alla rinfusa, tanto per scrivere qualcosa?

Ecco, Giuseppe (e Domy), noi siamo proprio in questo frangente: dal Piano regolatore può dipendere un importante input per una proficua fase di sviluppo della nostra realtà sociale o, all’opposto, la continuazione indisturbata delle tradizionali pratiche di saccheggio e/o di sconvolgimento del nostro particolare assetto urbanistico e produttivo. La stessa cosa vale per le barriere soffolte e per tutti quegli interventi e quelle opere che nulla hanno a che fare con i bisogni sentiti dalla gente comune, a partire dall’acqua, dai parcheggi, dalla vivibilità complessiva della nostra cittadina, la quale non a caso stenta ad approssimasi agli standard di vita e di benessere della moderna civiltà contemporanea.

Per tutto questo ci vuole un di più non l’assenza di politica (come amava dire don Lorenzo Milani: «I Care», cioè, il contrario del motto fascista «Me ne frego»), al suo più alto livello di espressione e di coerenza. Sapendo però che il domani non si potrà costruire se non con gli uomini d’oggi, con i loro tempi, i loro difetti, le loro contraddizioni. Se si vuole contribuire a renderli migliori, bisogna partire da qui, da quello che concretamente c’è, ora e subito e con un po’ di minor puzza sotto il naso.

Bacioni,

            Paolo

45 commenti:

Lucio Insinga ha detto...

Confermo il giudizio espresso da tch.
Ciao

pinkauro87 ha detto...

Concordo solo in parte con Paolo (ti dò del tu spero tu non ti offenda), è vero dobbiamo essere noi giovani a prenderci i nostri spazi e a lottare per conquistarli. Il punto sul quale non sono d'accordo è quello nel quale tu dici che ci spaventa, per esempio la lunghezza e complessità del piano regolatore. Io non credo sia questo il problema... a Tusa la maggior parte dei giovani è laureato o comunque iscritto all'università, siamo giovani abituati a sostenere esami per i quali dobbiamo studiare montagne di libri... non è questo il problema!
La nostra generazione è figlia della vostra, che si è scordata a insegnarci a lottare, perchè quello che abbiamo nessuno ce lo ragala, ma dobbiamo conquistarlo, specialmente in politica.
Poi c'è anche il problema dell'egoismo, fin quando non siamo toccati personalmente dal problema ce ne disinteressiamo.

Domy ha detto...

Caro Paolo,ho avuto modo di leggere la sua lettera e mi scuso se la risposta sia arrivata soltanto adesso. Ho pensato molto a cosa e come rispondere ma purtroppo dovrei dilungarmi troppo per farle capire ciò che penso e soprattutto non vorrei creare fraintendimenti poichè credo che un post o un commento difficilmente o solo parzialmente siano in grado di fornire in modo chiaro il pensiero o la personalità di un individuo; qui non c'entrano nè gli ideali nè il pessimismo, nella mia inesperienza "politica" cerco,dal mio punto di vista buono o non,di dare un giudizio su ciò che mi è dato apprendere dall'ambiente che mi circondae,e non mi riferisco solo al mio paese.
Sono anche d'accordo con lei nel sostenere che nessuno in futuro ci farà trovare la "tavola apparecchiata" o pensa che questi giovani siano così ciechi da non accorgersene? Sono d'accordo con pinkauro quando scrive che:"la nostra generazione è figlia della vostra" poichè voi a differenza delle nostre generazioni avete alle spalle genitori che hanno lottato, seriamente, per darvi un futuro migliore e nonostante le difficoltà sono riusciti a sgravarvi da qualche "rogna",noi nonostante le difficoltà presenti e future non sappiamo se e quando saremo in grado di dare le stesse sicurezze che hanno dato a voi e trovo anche triste,o mi auguro provocatorio,sminuire l'intelligenza di noi giovani insinuando che nessuno di noi sarebbe in grado di prendersi la briga di leggere fino in fondo un piano regolatore non le pare di peccare un pò di presunzione?
Comunque adesso chiudo le cose da scrivere sarebbero tante e non basta un blog o un post per farle capire ciò che penso non so neanche se sono stata abbastanza esaustiva.
Saluti

angelo ha detto...

Perchè tutto questo pessimismo sui giovani?
Io credo che i nostri giovani, anzi permettetemi, noi giovani di Tusa, siamo in grado non solo di leggere il Piano regolatore ma anche tantissime altre cose.
Dice bene PinKauro "la maggior parte dei giovani è laureato o iscritto all'università", ciò significa che non hanno bisogno di paternali o di lezioni di chiccessia.
Occorre solo spronarli, toccare le giuste corde ma poi... SONO UNICI.
Solo per fare qualche esempio.
Abbiamo organizzato una riunione con le associazioni per creare una consulta, molti giovani erano presenti e hanno dato il loro contributo. A Tusa in questo momento ci sono ben due squadre di calcio nelle quali i giovani sono contemporaneamente sia dirigenti che giocatori, la banda musicale rischiava la chiusura e i primi ad attivarsi affinchè ciò non avvenisse sono stati i giovani, per non dire che abbiamo un'amministrazione comunale con la media età più bassa di sempre.
Ma mi chiedo, invece, di fare commenti sul sentito dire e senza conoscere la realtà quotidiana di Tusa, perchè non venite più spesso nel mostro splendido paese e vedete e costate cosa fanno ed, in particolare, di che cosa sono capaci i nostri giovani.
Invece, di fare gli educatori a distanza bisona stare nelle piazze con i giovani, bisogna stare nelle associazioni, nelle squadre e perchè no, anche nei partiti politici.
Infine, chiedo una spiegazione, sia all'autore del post che a terrahianu, cosa significa "quanto sia difficile uscire dal pantano in cui ci si trova".
Angelo

Domy ha detto...

Al signor Paolo Lidestri.
Ma il post a cui si riferisce nella sua lettera credo che sia, piuttosto, un commento che io ho lasciato sul post di agosto: "Vizi di sinistra"(mi corregga se sbaglio)che parlava ancora delle elezioni comunali e dove io mi sono limitata a rispondere come molti altri.
Saluti.

angelo ha detto...

Domy tranquilla, è evidente che Lei non deve darmi alcuna spiegazione. I Suoi inteventi sono semopre stati misurati e costruttivi, mi dispiace non sapere chi si cela dietro il nome Domy.
Buona Domenica.
Angelo

Domy ha detto...

Angelo(ti dò del tu perchè ci conosciamo e se rifletti puoi anche capire chi sono),il mio non era un tentativo di dare spiegazioni a nessuno,volevo soltanto capire a quale post o commento si riferisse il signor Paolo Lidestri.
Saluti ancora e Buona Domenica.

TerraChianu ha detto...

Riporto un commento di Sandra Bellini sul Blog di Grillo.

"NON PRENDETEVELA CON BERLUSCONI, PRENDETEVELA CON GLI ITALIANI

L’italiano medio è geneticamente un egoista, un traffichino, un evasore fiscale, un razzista, un teledipendente, uno che pensa che gli interessi dello stato siano i propri interessi, uno che non ha mai letto un libro in vita sua, uno che sogna l'arricchimento facile contro tutte le regole del vivere civile, uno che parla per luoghi comuni, uno che racconta barzellette a sfondo sessuale, uno che come ne capisce lui di calcio nemmeno maradona, uno che butta i sacchetti di plastica in mare ma guai a chi gli sporca la macchina, uno che costruisce abusivamente perché “tanto ci sarà la sanatoria”, uno che chiama “fesso” chi lavora onestamente, uno che passa col rosso, uno che parcheggia in terza fila e poi s'incazza se gli fanno la multa, uno che chiama i poliziotti "sbirri" ma poi è contento se c'è l'esercito in strada perchè si sente "più sicuro", uno che al primo posto c’è la famiglia ma poi ha cinque amanti e tre mogli, uno che prende il SUV per andare a comprare le sigarette a 50 metri da casa, uno che sogna l'uomo forte che decida per lui...

L'italiano medio E' Berlusconi.
Quante generazioni ci vorranno per cambiare l’italiano?"

Che bel PANTANO?!!!

Forse adesso è più chiaro!!

saluti tChNu

angelo ha detto...

Mi dispiace, ma quanto detto da tChNu, non risponde in alcun modo alla mia domanda. Non ho chiesto chi fosse l'italiano medio ma per essere CHIARI ho chiesto di avere spiegazioni da quale PANTANO Tusa deve uscire ed, eventualmente, chi è o chi sono il pantano Tusano.
Nella lettera del Sig. Lidestri, ringraziato da tChNu, è testualmente scritto "quanto sia difficile uscire dal pantano in cui ci si trova", ovviamente riferito alla situazione di Tusa.
Rammento che pantano significa luogo pieno di acqua e FANGO.
Poichè non c'è NULLA DI CHIARO, richiedo nuovamente spiegazioni.
Grazie
Angelo

TerraChianu ha detto...

Quello che ho scritto sull'italiano medio non era una evasione alla tua domanda.
Ricordo che i tusani sono anche italiani e Tusa si trova in Italia, pertanto si deduce che: come in Italia anche a Tusa ci si trova in un "pantano" da dove non si riesce a uscire in quanto intrappolati nel fango delle irresponsabilità.
Non pensavo di dover esplicitare ciò che ho scritto!!
Comunque hai ragione è meglio fare chiarezza...

Saluti tChNu

TerraChianu ha detto...

Attenzione il fango delle irresponsabilità è chiaramente quello creato negli anni, diaciamo gli ultimi 40, quanto è bastato per creare il Tusano (Italiano) medio.

Scusate, ma avevo dimenticato di esplicitare!!!

Ciao

Grillo Parlante ha detto...

He he he... non dimenticatevi che il prima di fare il Sindaco e il politico, Angelo è un egregio avvocato... e sa fare il suo mestiere!!!! Quindi... attenzione alle risposte... concrete e precise... senza deviazioni fuori tema ragà!!!!
;-) G.P.

Bannera49 ha detto...

Qualche giorno fa ho potuto leggere il post di Pikauto87 (alias, Aurora), e il cuore mi si è allargato. Un bel po’ di mesi addietro avevo parlato col suo papà, per dirgli della mia curiosità e il mio interesse per la sua viva intelligenza, anche ai fini di un rilancio del Tabulario, e solo la mia stupida timidezza mi ha impedito di parlargliene direttamente. Poi ci sono state le vicende velenose delle elezioni, e le cose si sono purtroppo complicate ulteriormente: sarebbe bello se, anche con l’aiuto e la freschezza delle idee dei giovani come Pinkauro87, si potessero buttare al macero trent’anni di veleni e di sotterfugi per dare alla politica pulita un nuovo orizzonte e un nuovo senso.
Dopo Pinkauro87, eccoti di nuovo Domy, acuta e riflessiva come non mai (a proposito, non sarebbe il caso di mettere da parte il «lei», che spreca una lettera in più rispetto al «tu», e per contro scava un deleterio fossato tra le persone?). Mi sono detto che sì, non siamo affatto in presenza di solo «muri di gomma», qua e là ci sono anche ricettività e tensione, che da qui si può ripartire e anche bene, senza soverchie illusioni ma anche senza il pessimismo cosmico dei cacadubbi e dei pavidi privi di storia e di ideali.
Poi, ancora, c’è stato Angelo, completamente fuori sintonia, che si impegna a parlar d’altro, forse senza accorgersene (c’è o ci fa?!?), e senza neppure comprendere il «fioretto» del nostro Terrachianu, che sintetizzava magistralmente con una esemplare citazione il marasma che si vive un po’ ovunque, e a Tusa non meno che altrove.
Nondimeno, non riesco a staccarmi da un tormentone che da qualche giorno ronza prepotente nella mia mente: «Bene così e avanti tutta», mi martella continuamente, convinto come sono che se la discussione incalza con la passione e l’entusiasmo di questo tipo di giovani, è da sperare che tutto il vecchiume che ristagna ancora nella mente e nei cuori di quelli della mia generazione possa essere utilmente spazzato via e rigenerato di sana pianta.
Non vi pare che ne valga la pena?
Salutissimi,
Paolo

angelo ha detto...

Mi è stato insegnato che le affermazioni che si fanno devono essere motivate e non campate in aria.
Ribadisco qualcuno, che c'è e non ci fa, ha detto, riferito alla situazione tusana, "quanto sia difficile uscire dal pantano in cui ci si trova".
La verità è che a Tusa non si vive alcun marasma, la verità è che i giovani se coinvolti partecipano, e partecipano attivamente, la verità è che i giovani non vgliono essere cercati solo durante la campagna elettorale ma voglio essere cercati sempre e non per metterli contro qualcuno (come chi è abituato a vivere nel pantano fa), ma per lavorare per Tusa e per la Sua comunità.
Chi la pensa diversamente non è un tusano medio ma un mediocre.
Angelo

P.S. Educato a parlare CHIARO e senza utilizzo del fioretto ma di spada, perchè nella vita o si è uomini o si è quaraquaqua.

viks ha detto...

Gia‘,c’e’ l’italiano medio del commento di Sandra Bellini,
ma c’’e chi e’ superiore o inferiore al medio italiano ,
c’e’ forse chi sguazza nel pantano
e chi il pantano nn ha mai capito ne’ cosa fosse ,ne’ tantomeno se effettivamente ci fosse!
C’e’ chi abita a Tusa e bene ne conosce la vera storia e bellezza;
e c’e’ chi c’e’ nato , viene di rado ed esprime solo amarezza!
E ci sono i giovani,figli dei lottatori della storia di Tusa e la tavola apparecchiata forse la trovano
Ma c’e’ chi nn e’ figlio ne’ dei politicanti ne’ dei lottatori.. e ogni giorno prepara mette tavola e lotta!
Ma la lotta fatta singolarmente non e’ lotta;
Ma la lotta senza fatti che l’accendono non e’ lotta!
E la lotta si fa insieme,senza partiti senza idee partitiche
solo per raggiungere un interesse comune ,
L’interesse del singolo soggetto in quanto essere umano,
non appartenente ad una classe politica… altrimenti SI che si cade nel pantano
Mio nonno forse non voto’ per il piano generatore,
mio padre forse lotto’ x lo stesso
e io forse lo leggero’ se mai ci sara’ e daro’ il mio assenso o dissenso.
Ha ragione Aurora siamo abituati a leggere e studiare e ripetere tante troppe materie,
Ha ragione Domi non siamo ciechi da non accorgerci che nessuno apparecchia la tavola per noi.
I giovani nn hanno paura lottano contro la Gelmini e l’italiano medio ..
Figuriamoci Pro o Contro un piano generatore.

Lucio Insinga ha detto...

cari giovani, ragazzi, laureati e non calciatori o frequentatori della parrocchia, dopo questo messaggio m'infamerete e così sia. Purtroppo vi debbo dire che il blog nasce se non ricordo male grazie a tusani non residenti (non quelli che vivono la piazza di tusa.... caro Sindaco). Ciò a riprova del fatto che si può essere fuori ed avere a cuore il benessere del paese.
Quindi, anzichè criticare chi s'impegna da fuori caro Sindaco, bisognerebbe ringiaziarli almeno al pari di chi scrive da Tusa.
Siccome l'italiano medio è di corta memoria, Rosario Muni, componeva il tabulario viaggiando da Tusa verso la provincia di Agrigento, Paolo Li destri scriveva da Palermo e il sottoscritto inviava i suoi articoli da Firenze (senza citare gli articoli dalla Germania, da Palermo e dei paesi limitrofi).
Questo era un esempio concreto di attivismo o attività giovanile a cui faceva riferimento paolo. Però siccome chi si permette di commettere il reato di lesa maestà contro il reggente di turno è visto come il diavolo, e non vuole capire il valore aggiunto che un dibattito sereno ed equlibrato può portare, allora spara a zero.
In sintesi, cari giovani laureati non avete proprio compreso il messaggio di paolo ma, cosa peggiore, lo avete anche mistificato.
Eppure ciò è di una semplicità disarmante.
Un manipolo di uomini e sempre gli stessi controllano l'economia di un paese. I conflitti d'interesse personali nei quali ha versato in passato il comune e quelli attuali dovrebbero suggerire una gestione più che trasparente, della cosa pubblica.
I dibattiti dovrebbero essere frequentati dai giovani soprattutto quelli laureati,così vogliosi di dare il loro contributo allo sviluppo economico e sociale di Tusa. In tal modo potrebbero far sentire la loro voce, affiancando ora la maggioranza ora l'opposizione nei temi o nelle proposte ed elaborandone delle nuove.
Ma fino a quando la maggioranza fa scena muta per compiacere il Sindaco e l'opposizione è formata da consiglieri che in pubblica piazza si permettono di dire che il Comune è uno stipendificio (ergo 93 mila euro di compensi)e ci vole troppo tiempo pi sturiarisi tutti sti carte".... e io aio u'me travagghio, ma dove andiamo e con chi?
Non me voglia Angelo che conosco da vecchia data e che stimo anche se lo punzecchio ogni tanto. Ma il suo cv parla chiaro dopo aver avallato l'ex sindaco di maggio che ha voluto anche la sua firma nella pietra (non nel marmo) di padre pio e che a nessuno manca, ora lui deve dar prova di amministrare con maggiore trasprenza. Troppi conflitti d'interesse.....
Attendo a braccia aperte di essere inondato (io sono senza barriere soffolte) di leggere le Vostre ingiurie e ringrazio fin d'ora. Non accetterei il silenzio e l'indifferenza, per quella ci pensa la politica (non la maggioranza).
Ciao

Bannera49 ha detto...

Angelo vorrebbe dare ad intendere che di tutti i quesiti che ha via via posto sia dal palco durante la campagna elettorale, sia, successivamente e nelle diverse sembianze con cui sono stati posti ripetutamente sul blog (Sindaco, Viveretusa, Amaro in Bocca), non abbia mai ricevuto risposta. Egli sa che è vero il contrario, che nello scambio di lettere personali che vi è stato tra noi ha avuto puntuale risposta ad ogni suo assillo. Magari, a suo modo di vedere, insoddisfacente, ma nient’affatto reticente. Non così può dirsi dei quesiti e dei dubbi che hanno affollato le colonne del Tabulario e, negli ultimi mesi, il blog Terra&Chianu.
Insisto: 1) Il Consiglio comunale che lo ha eletto Presidente, per ben tre volte ha deliberato che lo schema di Piano regolatore presentato dai progettisti era «difforme» (cioè, era un’altra cosa, falso) rispetto alle direttive impartite: perché quei progettisti non sono stati esonerati dall’incarico per dolo? 2) Le barriere soffolte a Castel di Tusa — contrariamente a quanto proclamato e com’era del tutto previsto da tutti gli studi che conosciamo in materia — hanno prodotto un depauperamento del materiale di spiaggia (ghiaia e pietre, soprattutto), che mette a forte rischio la difesa delle abitazioni: perché si insite nel proseguire con altri tre miliardi e mezzo delle vecchie lire in questo tipo di strutture? Quali sarebbero gli studi che confortano questa scelta sciagurata? Perché, invece di insistere nell’«errore» (che però riempie le tasche di soldi dei soliti noti), non si usano i soldi in arrivo per ripascere la spiaggia e riparare ai danni che esse hanno già ampiamente prodotto? Perché non c’è in essere un analogo impegno finanziario per materie ben più importanti quali acqua, parcheggi, viabilità varia ecc.?
Il Sindaco sa che ho avuto modo di porre altre questioni, dal punto di vista etico-politico non meno importanti. Ma dare una buona o una cattiva risposta a queste, basta per qualificare tutto un percorso.
Saluti a tutti.

desertoassoluto ha detto...

Frequentatori del blog, fatevene una ragione. Il nostro Sindaco ha perfettamente ragione. La piazza bisogna viverla, c'è poco da fare. Solo così "controlli" il territorio, gestisci "il bisogno" "ascolti" le persone.
Noi residenti lo sappiamo bene. Forse che fra questi e queste ragazzi del blog si sia deciso di incotrarsi per "creare" qualcosa di costruttivo? Un'associazione nella quale si possono confrontare persone di centro destra e centro sinistra? Forse la maggioranza o l'opposizione si sono fatti parte attiva nel coinvolgere nuove leve attraverso un pubblico dibattito? Forse che noi giovani laureati abbiamo deciso di costuire un governo ombra in modo da farci un'idea autonoma delle scelte amministrative.
Oppure è più comodo andare per sentito dire? magari per il tramite di qualche parnete dipendente in comune o in una ditta che prende appalti che ora ti svela che i pali lì dovevano essere a 3 metri, invece sono a un metro e venti e quindi frana sempre, che in quella tale frana, i cittadini residenti sono stati "comprati" per non fare denuncie pubbliche" che in certo signorotto ha "dovuto" cedere un terreno ad un altro signorottone......
Come si fà in questo clima a ragionare?
Mi chiedo come pensiamo di poter andare avanti per sentito dire?
Chi può dire cosa è vero e cosa è falso?

Bannera49 ha detto...

Non ho ben compreso (non tutto, almeno, sennò, forse, avrei fatto da sponda alle cose che ha postato Luciano che, quando ci si mette, sa «scatasciare» come pochi) cosa ha voluto dire esattamente Viks. Vi sono molti spunti condivisibili; talora, per chi come me si è battuto per le proprie idee senza pensare mai alle conseguenze che questo «banale» atteggiamento democratico poteva avere, anche lapalissiani. Per questa ragione, a 17 anni mi è stato impedito di accedere ad un corso di formazione professionale. A 20 ho scelto di andarmene da Tusa, pur di non piegarmi all’imperio dei mascalzoni di turno. Quattro mesi dopo, a Prato, città comunista al 52%, e pur rimanendo comunista, ho lasciato il Partito comunista: a un anno di distanza dall’invasione della Cecoslovacchia da parte dell’Unione Sovietica, non mi bastava la tenue presa di distanza del Pci di allora verso il «sistema sovietico». Sempre lì, in una piccola azienda di 5 dipendenti, per lunghi anni ho scioperato da solo; gli altri 4 compagni di lavoro, pure d’accordo con i contenuti della lotta e tranne che per uno sciopero generale di categoria, non riuscirono mai a vincere il timore delle possibili ritorsioni. Così, anche per me aumentarono i rischi, che in una occasione si presentarono in un provvedimento di licenziamento (contestato e quindi ritirato, ma solo perché sul mio lavoro non poteva essere fatto alcun rilievo). Sentivo di avere anch’io un personale dovere di coerenza: a che vale, mi sono sempre detto, lottare per un mondo più giusto (allora, fine anni Sessanta/inizio anni Settanta, cosa assai consueta), se poi nel luogo in cui lavori e/o vivi ti mostri pavido e/o inetto? Come dicono i cinesi: «Se vuoi vedere pulita la tua città, provvedi a pulire bene davanti l’uscio di casa tua».
A 26 anni, mi proposero di lavorare in un grande sindacato, diverso dalla Cgil a cui aderivo. Per me sarebbe cambiata la vita: più opportunità, più gratificazioni, migliore stipendio. Decisi di rimanere in fabbrica, ma nella Cgil, sebbene in funzione di minoranza. Due anni prima avevo preso le redini del giornalino del mio nuovo partito (Pdup/Manifesto), «Il filo rosso»; poi il partito di divise (la sinistra è stata sempre brava a farsi male da sola!), e seguitai fondando un altro mensile («Che fare», mille copie di tiratura, come il primo) fino ai primi anni Ottanta. Poi mi capitò di riqualificare il mensile della Cgil pratese («Azione Sindacale», 20 mila copie di tiratura), che trasformai in quindicinale; nel 1988 fondai un giornalino di quartiere («la Bardena», 3000 copie di tiratura), che smisi di editare con la fondazione de «il tabulario tusano».
Viks, se non ho compreso male, si pone un problema: «…C’è chi (a Tusa c’è) nato, viene di rado ed esprime solo amarezza!», adombrando il dubbio che costui, forse, non conosce bene la realtà. E, dunque, sotto questa luce, come fa a dire la sua da così lontano? A questo assillo, se veramente tale è, posso rispondere con la stessa risposta che diedi, più di tre lustri or sono, ad un giornalista del «Giornale di Sicilia» che da trent’anni passa le ferie a Castel di Tusa, e che ho rivisto e salutato anche quest’estate. Egli, tra lo stupito e l’ammirato, mi pose questa domanda: «Come fai tu, dalla Toscana, a scrivere in modo così preciso e puntuale di vicende che neppure quelli che vivono qui amano trattare?». Risposi che, a quel tempo, ogni bimestre spendevo di telefonate dalle 150 alle 200 mila lire, parlando con gente di cui avevo grande stima, e che in buona parte formava la squadra redazionale del giornale.
Quel che voglio dire è che solo la pigrizia (o, ancor peggio, l’omertà), impediscono di «dire» e di «fare». Ma se si è animati da vera passione politica e civile, se si vuole davvero contribuire a cambiare lo stato di cose presenti, nessuna difficoltà, meno che mai la distanza, può essere di ostacolo al proprio impegno. E basta questo, per trovare anche qualche compagno di strada.
Vedi Viks, il Piano “generatore” (Piano Regolatore Generale) c’è già, e sono tre/quattro anni che i furboni di sempre tentano di imporlo a loro uso e consumo, nonostante la maggioranza del Consiglio comunale lo abbia respinto per ben tre volte, in quanto difforme dalle Direttive che lo avrebbero dovuto «informare». Per questo, sono convinto che esso rappresenta il banco di prova per il nuovo Sindaco: se, nei tratti fondamentali, il Piano verrà riproposto tale e quale a quello passato, vorrà dire che davvero niente è cambiato sotto il sole. E che quell’adombramento di subalternità agli «interessi più cupi e particolari» di cui tanto si è lamentato il sindaco con il sottoscritto, diverrebbe chiaro chiaro una contiguità agli interessi più manifestamente loschi del nostro comune. Idem per i miliardi ancora in arrivo per le disastrose barriere soffolte, invece che per acqua, parcheggi, viabilità, centro storico… e quant’altro connota una comunità di persone veramente libere come civile e progredita.
Saluti a tutti.

angelo ha detto...

Scrivo in questo Post, ma dovrei scrivere nel Post ADDIO AL BLOG, perchè questo è il mio ultimo intervento.
Sinceramente quando Enza Digangi, che ringrazio, il 30 giugno (cioè 4 giorni dopo che mi è nato il mio secondo figlio) mi ha scritto per comunicarmi l'esistenza del blog, ho, senza esitazione, iniziato a scrivere, mettendoci la faccia come è mia abitudine, senza diverse sembianze chiamando le cose e persone con nome e cognome.
Dopo aver letto gli ultimi commenti, disgustato e felice per i tusani che nella nostra piazza non virtuale, non incontrano, quotidianamente, determinati soggetti, che tutto vogliono tranne il bene del nostro paese,
a malincuore ho deciso di abbandonare il blog.
Difatti, mi si accusa di essere pantano e di avere conflitti di interesse. Il mio cv e quello della mia famiglia non lascia adito a dubbi, ho sempre fatto tutto grazie all'aiuto solo dei miei genitori che mi hanno fatto studiare con i loro sacrifici e senza lasciare NE' DEBITI NE' PROTESTI.
Caro Luciano, eventualmente, chiedi a Tua moglie chi è il sottoscritto.
Comunque, non capisco perchè bisogna ringraziare quelli di fuori e non chi si impegna quotidianamente a Tusa. Anche il sottoscritto ha redatto articoli per il Tabulario, nessuno ovviamente li ricorda, anche se di MEMORIA LUNGA.
Nessuno si è offeso per lesa maestà ma io e le persone che mi stanno accanto non sono UN PANTANO, forse è FANGO colui il quale prima ha fatto ferro e fuoco affinchè - preciso - una persona perbene come Filippo Testagrossa si dimettesse dall'assemblea del Consorzio e quando ora è stato rieletto, peraltro con voto legittimo del cognato, non dice nulla.
Eppoi, caro Luciano mi spieghi quali sono i miei conflitti di interesse. Nella vita se non si vuole essere quaraquaqua, bisogna avere il coraggio di denunciare le cose con nome e cognome, non buttando fango senza nulla di veritiero.Allora se tu sai che ci sono interessi miei nella gestione della cosa pubblica Ti invito a indicarli.
Come puoi parlare di poca trasparenza, se non conosci gli atti che sono stati posto in essere dalla mia amministrazione.
Sappiate che il sottoscritto è disponibile in ogni sede a confrontarsi con chiuque, non ci sono scheletri nell'armadi. Sicuramente ho commesso e commetterò molti errori e di questi Vi chiedo scusa, mai, però, mancherà abnegazione, buona volontà ed onestà, fino a quando il Signore mi darà la forza mi impegnerò con tutte le mie forze.
Ed il fatto che, rispondo dopo 3 giorni, e scrivo a mezzanotte dovrebbe farvi riflettere.
Vi dico solo che lunedi sono stato tutto il pomeriggio a Mistretta per discutere con il comitato dei sindaci i progetti da presentare all'Assessorato EE.LL. per i servizi socio-sanitari.
Martedì mattina, abbiamo dovuto fronteggiare il caso di una persona con squilibri mentali che si è introdotta dentro la scuola media, mercoledì sono partito alle 13 per Roma, per recarmi al Ministero dei trasporti per discutere di viabilità nel nostro territorio e sono tornato alle 3 del mattino.Questa mattina alle 9 ero già al Comune per preparare le proposte da approvare in Giunta, tenutasi alle 13. Alle 15 sono stato nuovamente al Comune a fare gli auguri di buon lavoro alla nuova commissione edilizia. Alle 16.30 ero a S.Agata di Militello per la riunione Ato idrico per richiedere il finanziamento del depuratore di Tusa centro.
Questa sera, prima di ahimè, decidere di leggere la posta elettronica, ho studiato la proposta di governance del piano strategico da discutere domani mattina a S.Agata di Militello.
Non Vi dico che tra tutte queste poche cose ho dovuto provvedere a richiedere all'eas una riparazione di una perdita alla condotta idrica a castel di Tusa, alla fornitura del palco ai meravigliosi ragazzi dell'Anspi per la sagra di domani (oggi), all'omologazione del campo di calcio di Tusa centro, a seguire i lavori del calvario, a verificare la pulizia dei cimiteri e dell'isola ecologica, a sollecitare la gara per la pulizia dei tombini, ecc. ecc.
Tutto, ovviamente, per i MIEI INTERESSI..(che vergogna!!!).
Invece, di parlare sempre a sporposito di "interessi cupi e particolari " oppure di "interessi loschi" (che meschinità), perchè non si dicono, sempre con il nome e cognome quali sono. Ribadisco uomini non quaraquaqua.
Chi ha solo gli argomenti di cui sopra è limitato e mira solo a distorcere la realtà.
Infatti: Come mai nessuno dice che per il PRG sono state fatte numerose riunioni con TUTTI i consiglieri per porporre congiuntamente emendamenti da apportare agli elaborati dei progettisti? Come mai nessuno dice che sono stati affissi in tutti i locali pubblici avvisi dove si invitavano i cittadini a valutare le tavole proposte dai progettisti e a dare suggerimenti?
Si parla che non si è fatto nulla per la viabilità, dopo appena quattro mesi, ho già (o meglio) la mia amministrazione ha già ottenuto il finanziamento per la sistemazione della strada di torrente nacchio, strada franata da più di 5 anni. Come mai non si dice che si è proveduto ad approvare in Giunta la sistemazione della strada dinnanzi l'ex caserma, ormai, strada principale ma quasi non più praticabile? Come mai nessuno dice che si sta provvedendo a sistemare Piazza Trinità?Come mai nessuno dice che il contributo straordinario richiesto per l'anno 2009 aveva ad oggetto l'allargamento della strada zimmari? Come mai nessuno riporta che l'assistenza agli anziani non è venuta meno neppure per un giorno? Come mai nessuno dice che già è stata fatta l'assegnazione provvisoria per la gestione della casa protetta? Come mai nessuno dice che da novembre partirà presso i locali di S. Antonio il servizio per disabili? Come mai nessuno dice che quest'anno l'autobus per S. Agata ha iniziato a svolgere il servizio sin dai primi giorni? Come mai nessuno dice (anzi sinceramente molti mi hanno fatto i complimenti) che il sito internet è settimanalmente aggiornato, e che il Sindaco, risponde con puntualità? Potrei continuare ma è tardi e devo scendere a Castel di Tusa, per vedere la cosa più preziosa che ho I MIEI FIGLI.
Comunque grazie per la pazienza che avete avuto a sopportarmi in questi 4 mesi.
Buonanotte
Angelo

P.S. Chiedo a tChNu di cancellare il mio indirizzo in quanto non voglio più ricevere e-mail dal blog.
Ah dimenticavo. Mia zia Mirella, la sorella di mia mamma è rimasta orfana di padre a 16 anni, eppure, grazie alle sue capacità (ogni anno veniva premiata con la borsa di studio)è riuscita prima a diplomarsi al liceo scientifico e poi a laurearsi in Fisica con il massimo dei voti in 4 anni. La verità è che anche nel passato chi era capace, anche se orfano, poteva riuscire a completare gli studi. Ripeto, solo CHI ERA CAPACE.

Lucio Insinga ha detto...

Come scrive Luciana Litizzetto nel suo libro rivergination, un tipo porta una croce e crede che sia la più pesante. Allora, decide di andare in piazza e sperando di scambiarla con una croce più leggera. Prova a fare uno scambio e accorgendosi che l'altra è più pesante decide di tornare a casa con la propria.
Questo per dirti, che tutti abbiamo i figli, le mogli le zie e tutti ci siamo laureati dio solo sa come ecc. ecc.
****
Io non ho mai scritto che tu hai fatto atti irregolari o illeciti. Ho solo scritto la verità: Ossia, che sei in conflitto d'interessi con l'amministrazione che gestisci perchè la sorte e le fortune dei costruttori (che sono parenti tuoi e non miei) si giocano soprattutto sui piani regolatori, e le opere pubbliche.
Quindi, dovresti ancora una volta apprezzare il consiglio di uno che scrive da fuori e che ti chiede lungimiranza e trasparenze nelle scelte per il futuro di Tusa.
Ho già scritto che ti conosco ti stimo e vorrei che non ti bruciassi pensando involontariamnete agli interessi di pochi, perchè la nostra storia (mia tua e di tutti quelli che hanno 30-40anni) ci dice che finora di Tusa non gliene è fregato nulla a nessuno. Però non sono mai mancati i circolini, la squadra di calcio la parocchia, ecc.ecc. Dobbiamo andare oltre.
Lo capisci che Tusa ti chiede una svolta?
Ribadisco e non lo scrivo più perchè rischio di essere pedante, io non sono schierato, anzi simpatizzo per il centro destra, ma questo non mi vieta nè di essere amico con chi è di sinistra o radicale. Io mi confronto con tutti ad armi pari.
Non ho mai avuto interessi politici e lo sai. Non aspiro a incarichi, consulenze, poltrone nè per me ne per altri. Mi piacerebbe solo potermi lavare senza il contagocce, andare in una spiaggia pulita, percorrere una strada asfaltata, vedere un centro storico curato. A me basta solo sapere che ci pensi............
Non sò se leggerai questo post
ma visto che l'hai buttata sul personale te la mando anche nella tua casella di posta elettronica.
In quanto al blog personalmente penso che mancano le penne migliori e quindi a parte i riscursi nna chiazza non ne caviamo un granchè in termini di progettualità.
Ciao

Domy ha detto...

Signor Insinga,il blog non è un concorso per scrittori o per geni fuori dal comune,visto che si lamenta della mancanza di "penne migliori", ma semplicemente un luogo d'incontro e di confronto aperto a tutti non a pochi luminari. Noto con estremo dispiacere che puntualmente in qualsiasi post e di qualsiasi argomento si tratti si va fuori da qualsiasi binario, si perde sempre quale sia il senso dell'argomento in questione per dar sfogo a punzecchiamenti vari vuoi per spirito di contraddizione, vuoi per risentimenti personali, vuoi per diverse ideologie ma non capisco perchè non si riesca a fare mai un discorso che porti a qualcosa di effettivamente costruttivo e non distruttivo.
La gente purtroppo si è iniziata a stufare anche di leggere il blog perchè si è rotta le scatole di sentire e adesso anche di leggere le solite chiacchiere, infatti, sono molte le persone che da qualche tempo non leggono o non scrivono più sul blog.
Vi siete chiesti il perchè?
Saluti

Lucio Insinga ha detto...

Gentile Domy ha perfettamente ragione. Personalmente mi lamento solo del fatto che il blog è il luogo del lamento.
Però, se è d'accordo, possiamo invertire la tendenza e mettere alla prova le persone in buona fede e vogliose di dare un contributo concreto.
Io non la conosco. Non so lavora o se è uno/a studente/ssa. Non so se è impegnata in politica e se tifa o gioca con la maggioranza o con l'opposizione.
Però come ho scritto a me non importa. Io sto bene con tutti.
Proponga un argomento sul quale impegnarci attivamente come liberi cittadini, per elaborare una proposta concreta, fattibile che presupponga degli studi e degli approfondimenti e io le dico fin d'ora che ci sto.
Sono a mille chilometri ma sono dotato di fax, di skipe, ecc. ecc quindi ci possiamo scambiare documenti, pareri, chattare e parlare al telefono a costo zero.
previo scambio dei recapiti personali.
Coinvolga chi vuole e come vuole.
Spero di passare le vacanze di Natale fra Mistretta e Tusa e se lei è residente a Tusa ci possiamo incontrare con tutti gli altri che vorrà coinvolgere.
Ognuno dirà quello che sa fare in cosa può essere competente e che contributo potrà dare.
Attendo sue notizie.
buon week-end

Bannera49 ha detto...

Ancora una volta il Sindaco non riesce ad evitare di scambiare lucciole per lanterne, mostrando di non saper discernere gli argomenti di volta in volta trattati né, di conseguenza, di saper mantenere la distinzione tra questioni e riferimenti differenti: se così non fosse, perché dovrebbe minacciare di abbandonare il Blog (una sorta di vendetta trasversale), se gli «appunti» gli vengono mossi da alcuni di noi che, come lui, vi partecipiamo dall’esterno? Può darsi che ciò sia dovuto alla frenesia cui lo costringe il suo, nient’affatto semplice, incarico (nel qual caso ha dalla sua qualche attenuante), rimane però il dubbio che in realtà egli voglia sfuggire alle questioni più «ostiche», nel cui caso vorrebbe solo dire che non è all’altezza del ruolo che riveste. Ma siccome qualche argomento che mi concerne dell’ultimo suo post ha un certo fondamento oggettivo, vorrei partire da questo per fugare ogni dubbio.
L’amministratore del Blog sa (come molti a Tusa) che da un paio di mesi mi trovo alle prese con un po’ di problemi familiari ben più complicati e complessi di quelli che impegnano questi spazi. Per questa ragione, per più d’un mese non sono riuscito a seguire quanto avveniva sul Blog, né mi è stato possibile poi intervenire su due questioni che pure molto mi prendono («I care»!): l’intervista ad Antonio Longo (a parer mio esplicativa del perché e del per come delle elezioni a Tusa), e, appunto, la nomina di Filippo Testagrossa all’Assemblea del Consorzio. In parola, su quest’ultimo punto ho avuto modo di dire come la penso a qualcuno che l’ha eletto, e che non ho alcuna ragione di celare.
Io penso che mandare ancora una volta Filippo a quel consesso, dopo che c’era andato in modo a dir poco rocambolesco in passato e dopo esserci rimasto, proprio nel posto che doveva rappresentare l’opposizione, anche quando si è affiliato alla vecchia maggioranza, non è stato un mero errore ma uno sconcio politico. Anzitutto per coloro che lo hanno prima proposto e poi eletto (perché avrebbero dovuto avere un minimo di considerazione e rispetto sia per le vicende accadute, sia per le persone che si sono spese senza chiedere, al di fuori di un minimo di coerenza, alcun tornaconto personale); ma anche per lui stesso, perché avrebbe dovuto capire da sé che non poteva e non doveva rivestire, una volta di più, la parte del deus ex machina buono per tutte le stagioni; e se avesse avuto un po’ più d’amor proprio e di senso della misura, avrebbe declinato senza indugio questo, come qualsiasi altro incarico pubblico in questa fase.
Ma, visto che ci sono, voglio aggiungere che io credo che vi sia un precipuo banco di prova anche per i consiglieri d’opposizione, che in buona misura è costituito dalle stesse materie per le quali sarà giudicato l’operato del Sindaco, che però si ostina a far finta di non cogliere. Il primo dovere che secondo me deve adempiere la nuova opposizione, è quello di onorare e valorizzare la battaglia di quella passata, e proprio a partire dal Piano regolatore generale quale cardine di una seria possibilità di futuro diffuso e condiviso della nostra piccola comunità. Poi c’è la lotta ad ogni spreco di risorse pubbliche e ad ogni «spesa matta» che, come abbiamo visto con le barriere soffolte, non a caso spesso si associano ad una violenta manomissione degli assetti socio-ambientali.
Il Sindaco, per parte sua, fa male a lagnarsi del fatto che ci sia gente come me attende tutti al varco. Se ci riflette bene, si accorgerà che questo atteggiamento riflette un’apertura di credito non il contrario: sta solo a lui (come agli altri) decidere da che parte stare. Quello che non si può pretendere, e che si sia indifferenti alle scelte che di volta in volta vengono compiute (e che ove si scegliesse di stare con il malaffare — ma, sottolineo, sta ad ognuno scegliere dove stare —, «vergogna» e «meschinità» starebbero da quella parte non in chi ne denuncia l’eventuale l’esistenza). Con questo spirito, ci si accorgerà pure che il termine «pantano», nel quadro del discorso in cui è stato collocato, è più riferito ai problemi e alla spaccatura dell’opposizione che non ad altri, fermo restando il valore di generalizzazione che ne è stato fatto in altri post.
Quanto, poi, alle cose fatte dal Sindaco, sta a lui e non ad altri segnalarle perché siano valorizzate. Se si tratta di cose meritorie (non alla barriere soffolte!), e portate avanti con correttezza e trasparenza (non come le Direttive apocrife del passato Piano regolatore), non c’è alcuna ragione per non prenderne positivamente atto: a partire dal sottoscritto ma, credo di poter dire, anche dal Blog.
Saluti a tutti.

pinkauro87 ha detto...

Paolo, mi hanno illuminato a proposito della lettera riportata in questo post e mi hanno spiegato che il tuo giudizio a proposito della lunghezza e complessità del piano regolatore a causa delle quali i giovani non si avvicinano a questa problematica, nasce dal fatto che alcuni blogger si sono lamentati dei tuoi commenti troppo lunghi. Quindi il tuo ragionamento è (correggimi se sbaglio): se i giovani non riescono a leggere i miei commenti come faranno a leggere il PR? Io credo che la lamentela fatta dai blogger sta nel fatto che questa è una piazza virtuale dove si discute, questo non è il Tabulario, non è un giornale nel quale scriviamo i nostri articoli, perciò è auspicabile che i commenti siano brevi e coincisi.
Poi non ho capito una cosa e non mi riferisco solo a te, ma questo è un blog o un diario autobiografico o un agenda per gli appuntamenti? E qui mi rivolgo al sindaco, anche se forse non lo leggerà; la politica del cemento e dell'asfalto a Tusa devono finire o meglio devono diventare delle opere di ordinaria amministrazione, piuttosto sarebbe ora di pensare in grande, a politiche sul turismo e sull'economia locale. Caro sindaco lei deve pensare in grande, forse lei ci pensa ma mi sembra un po' solo...
Saluti Aurora

desertoassoluto ha detto...

Aurora, come ho già scritto e ripeto anche qui non state a pesare le parole. Serve solo per girare in tondo.
Vi mettete all'opera tutti stì giovani laureati e studiosi per fare qualcosa e incoraggiare anche i comuni mortali come me con un diploma arrubato?
Ciao

Grillo Parlante ha detto...

Quando gli argomenti che si propongono vengono letti su un profilo strettamente personale e che riguardano fatti e personaggi che poco hanno a che vedere con la discussione in corso... allora la dialettica e il confronto prendono una cattiva strada. Lo si è visto anche sull'argomento "pantano" che ha generato l'inverosimile. Male ha fatto Angelo a prestare il fianco, mosso da una valutazione che era fuori luogo e che lo ha fatto "straparlare", ma dice bene anche Pinki, la lunghezza del Bannera sfianca anche gli audaci, specialmente quando esprime valutazioni politiche in cui si assume come unica verità. Tutto questo non appassiona, se non i curiosi che vedono un motivo di scontro verbale e nulla più. Tusa ha bisogno di altro... ma quello che sto vedendo e che scorgo tra le righe e che alla fine si è davvero soli.. e non facciamo comunità. Sociale, amministrativa, politica, ecc.!!!
Ad esempio vedo che politicamente Angelo è davvero solo... ma di chi è coadiuvato??? Mi sembra che ci sia il vuoto attorno!!! Ma anche la opposizione, mi sembra scoordinata al massimo ed ognuno si muove in piena libertà rispetto agli altri. Il PRG è un problema davvero grande... forse anche troppo per le teste che siedono al C.C., per leggere le carte del PRG ci vuole impegno, dedizione, capacità, umiltà, cioè cose che la politica dovrebbe insegnare. Ma la politica, quella vera, non è di casa quì a Tusa.
Con affetto. G.P.

Lucio Insinga ha detto...

Grillo P. hai ragione ma dove sono i giovani a cui faceva riferimento Paolo?
Io ho lanciato una proposta, trasversale, libera, costruttiva e per quanto mi riguarda apartitica.
Non mi pare abbia raccolto grandi disponibilità.
Dove sono i giovani laureati disponibibili a confrontarsi?
Io ancora li cerco.
Mi dai una mano?
Se leggi nel post del pubblico elogio, anzi qualcuno si defila. E allora?

pinkauro87 ha detto...

Vedo che vi piace la parola laureato, peccato che questi giovani, a parte qualche eccezione, non sono nelle istituzioni. E' difficile dialogare con qualcuno che non ti rappresenta nè nella maggioranza nè nell'opposizione. Poi non è detto che nulla si stia muovendo, non bisogna, per forza, fare cose plateali, dateci tempo è troveremo il modo di prenderci i nostri spazi.
Poi ricordo che la nostra società è molto eterogenea e mi risulta che anche persone non laurate si sono occupate in passato del PRG con molta dedizione e competenza. State scaricando, e questo è comodo, la colpa sui giovani, quando c'è da lottare ci cercate, però per le elezioni voi siete i geni e ci chidete di defilarci perchè non abbiamo esperienza e siamo troppo ingenui per capire le dinamiche della politica. Fortunatamente non sono tutti così e per questo ringrazio i miei compagni di viaggio nelle elezioni che hanno tenuto in grande considerazione le nostre idee.

desertoassoluto ha detto...

è il 30° messaggio e ancora siamo al punto di prima. la solita catena di sant'antonio.

Domy ha detto...

Odio rispondere utilizzando i commenti altrui ma non posso fare altro che condividere pienamente con quanto scritto da Aurora.
Saluti.

Lucio Insinga ha detto...

gentilissime Domy e Aurora, manca il soggetto al quale è riferita la vostra accusa. Chi vuole scaricare sui giovani cosa?
Forse Paolo perhè ha provato a suonare la carica?
Forse io perchè ho chiesto di metterci attorno ad un tavolo? Forse deserto assoluto che ha declinato l'invito?
Forse Grillo Parlante?
chi?
Potete precisare per non far nascere equivoci?
Grazie
Buona notte

Domy ha detto...

Signor Insinga,con tutto il rispetto non le pare di essere uscito un pò dall'argomento?
Per quanto mi riguarda mi sono limitata ad appoggiare quanto scritto da Aurora per i motivi che ha esposto e che non trovo così astrusi poi se vogliamo giocare sempre a fare i "finti tonti" non ci sono problemi.Non era mia intenzione accusare nè lei,poichè non ho problemi a mettermi attorno ad un tavolo a discutere,nè il signor Lidestri per la sua "carica", nè Grillo parlante e, mi creda, non esiste nemmeno la lontana intenzione di far nascere equivoci di nessun tipo.
Saluti.

pinkauro87 ha detto...

A buon intenditore poche parole, comunque il mio discorso è molto più ampio e non mi limito ai blogger, la mia accusa è rivolta ai geni della politica tusana e non, unici detentori di capacità e verità e anche a coloro che dicono di non essere schierati politicamente, questa gente però voterà per qualcuno, mi sembra un'ipocrisia. Forse sarebbe ora di mettere in campo un pò di umiltà e di capire che siamo tutti necessari e nessuno è indispensabile.

Orazio Longo ha detto...

Qualche giorno fà un amico carissimo mi ha chiesto, stupito, come mai io non ho più scritto interventi nel blog. Ho risposto con una riflessione e cioè che, oggi, chiunque per la prima volta dovesse leggere questo post ed i messaggi via via pubblicati, credo che verrebbe preso da seria riflessione e magari decidere di cambiare blog!!!! Scherzavo, ovviamente.
Però è vero che al 35° passaggio (tanto per aiutare desertoassoluto nella contabilità) si è passato da una riflessione "personal-politica" che ha innescato una serie di interventi, anche abbastanza tosti e dai risvolti personali, alla riflessione sui giovani laureati di Tusa e del loro impegno. In piena riforma Gelmini meriteremmo un bel 2 perché siamo andati fuori tema. Era ciò che l'autore voleva??? Non credo, almeno non ci sperava, ammesso che si sappia davvero dove può portare la discussione che propone. Non voglio entrare volutamente in alcuni argomenti trattati, per non generare incomprensioni inutili e dannosi. Voglio solo dire ad Aurora/Pinkauro, Paolo, Luciano, Angelo e tutti quanti che leggono ed intervengono, che il “dargli addosso” al giovane di Tusa, magari laureato e nulla facente, che si impegna poco o nulla, è facile e demagogico. Vero è che i nostri giovani sembrano assonnecchiati e apatici in tutto, quasi incapaci di qualunque interessi verso il proprio paese. Quasi con la paura addosso di prendere l’iniziativa alla luce del sole. Ma mi/vi chiedo il perché di questo stato di cose!!! Forse che uno dei motivi è quello che si fa il ricorso al giovane “alla bisogna” per spremerlo elettoralmente e poi buttarlo nella fossa??? Ma cosa pretendiamo poi??? L’impegno e la dedizione... a chi a cosa???
Faccio un esempio banale di una cosa che è saltata sotto gli occhi di tutti nella passata elezione ed è stata la nascita di gruppi e gruppetti di giovani e meno giovani spinti, credo, dalla voglia di essere protagonisti del proprio destino. Ho notato un interessamento davvero notevole all'interno di questi gruppi e del nascente PD (in cui mi rispecchiavo con impegno), con riunioni affollate di giovanissimi fino all'inverosimile. Ho partecipato a molte riunioni. Ma cosa chiedevano sti giovani? Solo essere ascoltati! E volevano decidere almeno una cosa, la qualità del proprio voto. Ma che fine hanno fatto? I vecchi “volponi” mi dicevano che si sarebbero sparpagliati come "figghi da quaglia" ed infatti ciò si è avverato! Delle idee di ognuno cosa è rimasto??? Che è rimasto del movimento attorno al PD?? Ahimè, il sottovuoto spinto.
Ho visto solo una logica imperversare nelle ultime amministrative, da 15 anni a questa parte. Le idee erano una cosa, il peso elettorale un'altra. E cosa si sceglieva alla fine? Nella stragrande maggioranza dei casi il peso elettorale, tranne forse qualche eccezione. Ogni candidato è stato scelto per il i voti che possedeva (per lo più a livello personale e familiare) e non perché era l’espressione di idee e programmi portati avanti e condivisi da molti. Risultato??? Beh, lascio giudicare a ciascuno di voi ! Ma dopo questo andazzo, come si può chiedere al giovane l’impegno assoluto ed idealista? Forse è bene che si passi a fare un po più di politica nelle sezioni che in piazza. E fintanto che non cambia questo aspetto, difficile trovare gente che si mette in gioco apertamente.
E cavolo, l'ho fatta pure lunga. Troppo! Saluti per tutti. Orazio

Lucio Insinga ha detto...

Intanto un primo risultato lo abbiamo raggiunto. Il blog da piazza virtuale è diventato lugo dove si fissano incontri fisici.
Poi ci contiamo e da cosa nasce cosa.
Una "cosa" è certa. Ai non residenti tocca e non tocca. Quindi se costruiamo, il vantaggio sarà per chi rimane o chi intenzionato a non partire. Basta questo spirito volontaristico? Oppure c'amaffare cchiu?

Bannera49 ha detto...

Cara Aurora,
concordo pienamente con le tue argomentazioni (post dell’11-11), che peraltro mi confermano nel giudizio che mi sono fatto, e non da adesso, su di te. Su qualche punto, però, mi preme richiamare la tua attenzione (ma anche e soprattutto quella di altri blogger), chiariti i quali forse potremo d’ora in poi capirci un po’ meglio.
Prima questione. Se in generale è vero che la partecipazione a un blog deve per quanto possibile generare una discussione fluida e veloce, in uno specifico come quello di “Terra, Chianu & Chianumarina”, che, com’è noto, è nato con il proposito (la presunzione?) di aiutare ad individuare, prima, e di contribuire a risolvere, poi, alcuni acuti problemi che vive la comunità di Tusa, le cose non possono essere concepite così rigidamente. I problemi, come si sa, spesso sono tosti, complicati e complessi: se ci si impone il limite di abbozzarne solo i titoli; se rinunciamo a comprenderne la loro radice e i loro «perché»; se, insomma, sorvoliamo sulla ragione della fatica che occorre per farli emergere, è facile prevedere che essi siano destinati a sovrastarci, vorticando a spirale in eterno. Quindi il problema del Blog non è, a parer mio, quello di inibire l’ampiezza della discussione, ma, semmai, quello di meglio delimitarne gli ambiti, scomponendo le questioni per aree di interesse: Costume, Società, Eventi, Cultura, Sport, Tempo libero, Umorismo, Aneddotica, Politica, Fede, Giovani, Scuola, Anziani, Memoria e via elencando, in modo che ogni fruitore possa soprattutto concentrarsi sulle questioni che lo appassionano di più e, magari, sbirciatina dopo sbirciatina, spizzico dopo spizzico, rendersi fungibile da quelle tematiche che per propria natura sono più ostiche e, oltretutto (o forse proprio per questo), ci impegnano, in tutti i sensi, di più e più approfonditamente.
Seconda questione. Seppure non sia mia abitudine sottrarmi ad alcun interrogativo (dubbi, rilievi, dicerie ecc.), potrai convenire che non ho alcun interesse a dar conto dei miei fatti personali e privati. Diversamente, avrei ben potuto riempire le pagine del Tabulario a mio piacimento, senza dover dare conto a nessuno. Si dà però il caso che, non appena ho cominciato a scrivere sul Blog, qualcuno ha pensato bene, forse per non rispondere delle questioni che li interpellavano direttamente, di avanzare dubbi sul mio conto e sulle più svariate cose, forse convinto che i «miei panni» erano altrettanto sporchi dei loro e che, quindi, come accade a costoro, non avrei mai trovato il coraggio di lavarli e stenderli in pubblico. Per questa ragione ho risposto punto su punto, cercato di chiarire questione su questione, nel tentativo, certo finora vano, di impegnare i miei detrattori ad una discussione e a un confronto veri. Se la cosa non è riuscita, credo che un po’ di responsabilità ce l’hanno anche alcuni blogger, che sembrano non amare che si faccia fino in fondo chiarezza sulle questioni che non riescono, inspiegabilmente, a trovare soluzione.
Da questo punto di vista, le cose stanno purtroppo molto peggio di quanto io non sappia (o possa) descrivere; sono però convinto che se emergesse una vera volontà collettiva di venire a capo della nostra vita e del nostro futuro, non ci sarebbe problema o angustia che non possa essere utilmente affrontata.
Cordiali saluti.

pinkauro87 ha detto...

Orazio allora mi dai ragione sul fatto che i giovani in queste elezioni sono state utilizzati strumentalmente per camuffare i "volponi" in teneri agnellini.
Forse quei movimenti di giovani non erano così spontanei...
Infatti vorrei vedere quanti di questi giovani sono stati invitati alle riunioni di maggioranza ed opposizione per decidere da un lato le linee guida dell'amministrazione e dall'altro quelle dell'opposizione. Veniamo utilizzati come vuoti contenitori che portano solo voti, ma oltre ai voti portiamo idee, basta chiederle e come già ho detto bisogna fare un bel bagno di umiltà.

Lucio Insinga ha detto...

sì pinkauro, Orazio ti da ragione perchè hai ragione, anzi abbiamo ragione (sono stato giovane anch'io) e la musica non è mai cambiata.
Però dal numero delle adesioni fino ad ora raggiunte in merito all'incontro natalizio, sembra che ai giovani blogger o meno non gliene freghi granchè.
Ti pare?

Orazio Longo ha detto...
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Orazio Longo ha detto...

Certo che hai ragione Aurora, ma non al al 100%. Alla base di questo "sfruttamento" elettorale c'è l'amara constatazione che questi giovani (magari non tutti, ovvio) a cui fai riferimento manca una preparazione politica di base. Ci si crede grandi strateghi quando non si conoscono le basilari regole della democrazia politica. Ciò che ho visto sono ragazzi pieni se, un po saccenti e presuntuosi, incapaci di ascoltare i consigli o carpire i segreti di una buona politica. Ci si sente forti quando si fa gruppo, ma senza strategie. E' ovvio che poi fanno un flop di fronte a certe realtà!!! Quando dico che sono convinto che bisogna ritornare a far politica nelle sezioni, lo faccio perchè vedo questo paese (Italia, Sicilia, Tusa)sbandato e senza punti di riferimento. Forse è il momento di tracciare nuove rotte. Siamo o non siamo un popolo di naviganti? Invece sembriamo un popolo di navigati... in tutti i sensi !!!
Salutissimi.

Nino Drago ha detto...

Anche a partire dalle considerazioni di Aurora, interlocutrice che continuo ad apprezzare molto, è bello, specie quando si è stanchi dopo un'intensa giornata di lavoro, potersi semplicemente associare, sottoscrivendo un post come l'ultimo di Orazio Longo.
Buona serata a tutti, e a presto,
Nino

pinkauro87 ha detto...

Orazio anche io devo darti ragione sul fatto che alcuni giovani pretendono di fare politica (durante le elezioni) senza avere le basi, ma a questi ragazzi non ha senso metterli in primo piano come è stato fatto...

sutta u pedi a parma ha detto...

Ciao a tutti concordo sul fatto che i giovani in queste elezioni sono stati utilizzati strumentalmente per camuffare i "volponi" in teneri agnellini.
Concordo con il fatto che si fa ricorso al giovane “alla bisogna” per spremerlo elettoralmente e poi buttarlo nella fossa???Ma ai giovani chiedo, perchè avete accettato tutto questo? Anche a me, qualche anno fa mi è stato proposto di candidarmi al consiglio comunale con una coalizione politica molto eterogenea (io non ho accettato) fatta di gente con grande passione per la politica ma fatta anche di mezzi volponi, ai quali interessava solo la poltrona. I mezzi volponi, sono molto intelligenti, sono grandi strateghi e per pescare un pò qui e un pò la e dividere le famiglie, individuano personaggi come i nostri cari giovani che oggi si sentono delusi. Ai giovani come me, che credono ancora nella politica e nella possibilità di crescita del paese dico di prescindere dai volponi e dai grandi strateghi e di continuare ad agire per crearci gli spazi che oggi vogliamo senza chiedere il "permesso" a "destra" o a "sinistra". Se crediamo di avere le forze per fare questo probabilmente riusciamo a risalire dalla fossa dove siamo stati scaraventati. Se continuiamo a piangerci addosso è inutile continuare a chiaccherare.

Orazio Longo ha detto...

E' bello sapere di essere un utile strumento di riposo per Nino. Hahahaha... ed anche un saluto ad Aurora, che spero non l'aiuti ad addormentarsi troppo in fretta. Magari anche questa discussione sullo sfruttamento elettorale dei giovani può essere un argomento di discussione per l'incontro di dicembre. Che ne dite? Ciao Ciao