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Il blog “Terra&Chianu” nasce dalla voglia di alcuni ragazzi di Tusa di condividere uno spazio (anche solo “virtuale”) nel quale poter confrontarsi su temi che riguardano il proprio paese.
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mercoledì 16 luglio 2008

Centrale elettrica fotovoltaica a partecipazione diffusa pubblico-privata


Alcuni comuni tra i quali il comune di  Vicchio (FI) si stanno attivando per riuscire a produrre energia da fonti rinnovabili, sfruttando gli incentivi statali oggi disponibili.
Il costo dell’energia elettrica è alto e sarà destinato a crescere nei prossimi anni.
L’energia in forma elettrica è di fatto gestita in forma monopolistica e poco riusciamo a fare per controllare il prezzo.
Oggi con i sistemi fotovoltaici è possibile produrre energia elettrica utilizzando l’energia solare e rispettando la natura.   
Lo studio-proposta si basa su alcuni punti fondamentali:
  • produzione energia elettrica attraverso la tecnologia fotovoltaica
  • incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili
  • abbattimento dei costi di acquisto per ogni singolo Kwp installato
  • possibilità di partecipazione anche per i cittadini che, per non idonea esposizione solare della loro proprietà o per l'elevato costo di acquisto/installazione dei pannelli fotovoltaici, siano impossibilitati a benificiare del cosiddetto Conto Energia e contribuire all'abbattimento della CO2
  • produzione dell'energia elettrica in modo partecipato e diffuso e non monopolistico
 Al fine di ottenere quanto proposto ipotizziamo di realizzare una centrale elettrica fotovoltaica a partecipazione diffusa pubblico-privata, dove ogni singolo cittadino residente o non residente nel territorio comunale possa acquistare una quota della centrale, che corrisponderebbe ad un certa superficie di pannelli fotovoltaici installati. Detta quota darebbe diritto attraverso il cosidetto "Conto Energia" (decreto febbraio 2007), immettendo in rete l'energia prodotta, di ricevere un importo annuo di guadagno proporzionale alla quota o superficie di pannelli posseduta. 
Esempio
per 1 Kwp di quota, circa 8 mq di pannelli:
  • costo circa € 5.000,00 contro € 7.000,00 per impianto singolo di pari potenza
  • guadagno annuo circa € 400,00 per immissione in rete energia prodotta
  • guadagno in 20 anni = € 400,00 x 20 = € 8.000,00 + risparmio acquisto pannelli € 2.000,0 ; incasso € 10.000  

Altri vantaggi per gli utenti :

  • possibilità di partecipazione anche con quote di investimento limitate e inferiori a 1 Kwp
  • rientro dall'investimento nella metà del tempo rispetto ad un impianto singolo in quanto l'acquisto in società dei pannelli (numero elevato) permetterebbe di ottenere sconti di almeno il 20%
  • possibilità di contribuire con poca spesa all'abbattimento globale della CO2
  • possibilità di appropriarsi dell'energia prodotta senza vincoli monopolistici
  • possibilità di finanziamenti a fondo perduto fino ad un massimo del 20% del costo con ulteriore guadagno finale.

 Le zone preposte per l'installazione della centrale fotovoltaica potrebbero essere:

  • terreni di proprietà comunale
  • tetti di edifici di proprietà comunali
  • discariche 

Per dare più forza alla proposta è possibile lavorare per raccogliere una pre-adesione ed appoggio all'iniziativa, in modo da avere un elenco di soggetti, privati e società, interessati alla compartecipazione. 

L'Amministrazione Comunale, voglia esprimere la propria disponibilità a sondare la fattibilità concreta dell'iniziativa e ad avviare un gruppo di studio per la concreta realizzazione del progetto.

 Qualora l'iniziativa è di vostro interesse,  postate un commento in questo Blog.

Saluti tChNu

13 commenti:

Pissi ha detto...

Credo che per il solo fatto di poter contribuire alla salvaguadia del pianeta, lo sfruttamento di fonti di energia rinnovabili sia una scelta assolutamente importante e sicuramente indice di civiltà.
Ma, ahimè, occorre fare i conti con il signor dinero:
La realizzazione del progetto prevede un costo iniziale che sarà ammortizzato nel tempo?
Si tratta quindi di un investimento iniziale per un risparmio futuro sulle spese per l'energia elettrica consumata?

Lucio Insinga ha detto...

Ciao,
a beneficio di terra e chianu che ha proposto cifre precise e calcoli matematici.
Esistono diversi operatori sul mercato alcuni dei quali hanno anche contratti vantaggiosi per la vendita all'Enel dell'energia prodotta in eccedenza.
Se in tal senso si dovesse sviluppare un'iniziativa concreta, visto che da Firenze, potrei non cogliere la cosa nella sua evoluzione, posso disporre di informazioni da un'azienda operante nel centro italia.
Argomento certamente attuale sul quale le agevolazioni potrebbero essere anche di maggiore intensità se fatte in forma associativa, anzichè individuali. Non a caso tu parli di partecipazione diffusa pubblico-privata.
Ciao

TerraChianu ha detto...

Leggittima domanda Pissi, il Signor dinero ahimè non vuol sentire storie.
Comunque se oggi il privato da solo riesce a ripagarsi l'investimento in 8-9 anni (in Sicilia), riusciendo a risparmiare sul costo dei pannelli solari (oggi il costo degli impianti fotovoltaici è dovuto per il 60% ai pannelli) il tempo di ritorno economico dell'investimento si riduce o addirittura si dimezza.
Ricordando che il conto energia dura 20 anni, rientrando nell'investimento in 5-6 anni la restante parte del tempo si ricevono dallo Stato dei soldi per produrre Energia Pulita, così facendo mi sembra che l'investimento sia sostenibile e con tasso di rendimento competitivo.

Molte amministrazioni pubbliche si stanno attivando per sfruttare gli incentivi statali, perchè il nostro comune ne deve rimanere fuori?.

Se non sono stato abbastanza chiaro ti mando una piccola sintesi del Conto Energia.
Per maggiori informazioni si può consultare il sito del GSE

Infine ringrazio Lucio per la sua disponibilità all'iniziativa.

.......Aspettando l'intervento del Sindaco....


Saluti tChNu

desertoassoluto ha detto...

Ciao,
l'argomento meriterebbe un'attenzione secondo me ancora maggiore rispetto a quella che sta ricevendo e, spero di stimolare anch'io in tal senso alcune riflessioni.
Come dice "Grillo Beppe" no, "grilloparlante", usiamo l'acqua potabile per il gabinetto ma mangiamo scatolette. E' una contraddizione tutta italiana.
Allora, a parte che la valutazione deve essere fatta nel medio e lungo termine; ma quante aziende agricole, quanti enti (comune scuola, caserma, spendono in corrente?), e non sono forse istituzioni che possono ammortizzare il costo in più esercizi? Ecco che una "spinta" pubblica" potrebbe creare una convenienza per tanti.
Se la ditta che porta i pannelli ne deve produrre 100 oppure ne deve produrre 500 per lo stesso comune, le condizioni contrattuali cambiano; cambiano le modalità di pagamento; è possibile studiare un finanziamento tipo con una banca locale ad un tasso agevolato per i partecipanti al progetto. Insomma, come sempre accade lavorare all'ingrosso è più economico che al dettaglio; però ovviamente non voglio con questo post scoraggiare iniziative private....tanto, uno chi parte prima ci vole sempre...
Ciao Ciao

angelo ha detto...

In merito, voglio annunciare alla piazza virtuale che è intenzione dell'amministrazione portare a compimento dell'ipotesi di energia rinnovabile (sia fotovoltaico che eolico).
In merito al fotovoltaico comunico che ho già parlato sia con i consiglieri di maggioranza che di opposizione sull'argomento in occasione dell'incontro che abbiamo avuto per discutere del bilancio di previsione per l'anno 2008.
La mia idea è quella di utilizzare non solo gli edifici di proprietà comunale (sede municipio, scuole, caserma carabinieri, magazzini ecc.) ma anche quella di utilizzare terreni del comune dove posizionare pannelli solari.
Sto valutando i costi/benefici dell'operazione al fine di optare per una soluzione migliore.

TerraChianu ha detto...

Colgo con piacere che l'amministrazione pensa attivamente alle energie alternative, ma signor Sindaco è stato un pò generico nel rispondere su un tema così importante e su un post dove è stata fatta una proposta ben precisa.
Capisco che le soluzioni in mano non si hanno dalla sera alla mattina, ma mi aspetto un approfondimento maggiore sulle politiche da seguire e non certamente sugli aspetti prettamente tecnici.
Provo a spiegarmi meglio!
Oggi il fotovoltaico, e il Decreto del 19.02.2007 lo spiega molto bene, consente di ottenere delle tariffe incentivanti vantaggiose, ma la questione posta riguarda il fatto che i privati così come le pubbliche amministrazioni (a meno che non vogliano stressare i propri bilanci) hanno dei tempi di ritorno economici dell'investimento dell'ordine di 8-9 anni (in Sicilia), il tentativo che si potrebbe fare a vantaggio del comune e dei privati che vogliono partecipare è quello di ridurre il payback time investento su una centrale a partecipazione diffusa al fine di avere degli sconti sulle quantità.

Il comune può scegiere di portare avanti gli impianti da solo oppure di caratterizzare il proprio territorio scegliendo di fare una politica contrro il monopolio dell'energia e rendendosi protagonista dello sviluppo energetico.

Su questo, Sindaco, lei può benissimo intervenire, si tratta di scelte e di sfide da lanciare al proprio territorio!!

Infine mi piacerebbe sottolineare il fatto che le energie alternative devono essere ben incentivate ma facendo attenzione sempre alla salvaguardia del territorio e all'impatto ambientale.
La tecnologia del fotovoltaico, è già sviluppata e continuerà a svilupparsi per ridurre sempre più la dimensione dei pannelli solari e per integrarsi architettonicamente con le strutture esistenti.
(il decreto del 2007 già prevede diverse tariffe incentivanti premiando chi integra gli impianti nelle strutture).

In quanto all'eolico per l'enorme impatto ambientale che hanno gli aerogeneratori, nel nostro territorio non li vedrei di buon occhio, poi sa, io sono un ingegnere, chiedete pure parere ad un architetto su come starebbero delle torri eoliche vicino al "Cuozzu i sampietru"

Saluti tChNu

Bannera49 ha detto...

Più o meno negli stessi giorni in cui Terra&Chianu ha lanciato l’idea dei panelli fotovoltaici, trovandomi a Tusa, mi capitava di parlare dello stesso argomento con il mio amico neo-assessore Vincenzo Matassa ed alcuni altri amici/conoscenti. Come se in preda a telepatia, ho proposto a Vincenzo di farsi tramite di organizzare una proposta collettiva d’acquisto, proprio allo scopo di risparmiare sui costi di produzione e d’impianto, facendo leva sulla quantità sia materiale che organizzativa.
Non avevo pensato, invero, a una centrale elettrica di più ampia capacità, piuttosto alla raccolta capillare di una domanda diffusa, da organizzare attraverso un’ampia informazione e dopo avere sondato tutti gli aspetti tecnici e finanziari in ragione di una cospicua disponibilità di interesse (cento/duecento famiglie, almeno).
Ovviamente la proposta di Terra&Chianu mi trova pienamente d’accordo, ma aggiungerei pure la necessità, sempre facendo leva su una nutrita richiesta, di sondare la disponibilità di qualche istituto bancario di finanziare, in tutto o in parte, l’investimento necessario, con il Comune in qualità di garante collettivo (ovviamente a fronte di vincoli precisi di ogni avente interesse).
In questo senso, la disponibilità del Sindaco ad affrontare la questione è importane, al quale si potrebbero aggiungere un gruppo di volontari (esperti della materia e no) per capire nel volgere di alcune settimane la sua concreta fattibilità e, se del caso, passare ad una successiva e più concreta fase operativa.

desertoassoluto ha detto...

Apprendo con piacere che le mie riflessioni hanno trovato strada sia nell'intervento del sindaco e sia in quello di bannera49, a riprova che le cose sensate possono essere condivise dal diavolo e dall'acqua santa. Ora che "l'aria nova" del "volemose bene" comincia a serpeggiare fra le mure alesine non perdiamo tempo ed agiamo.
Mi sembra giustissima una campagna di sensibilizzazione pubblica per informare i cittadini sul tema.
Mi preoccupa un pò per i soliti vizietti, la fase di individuazione dei partner dell'iniziativa, ma non fateci caso; è un problam mio, non riesco ad abbassare la guardia.
Se si dovesse andare avanti, consultare 4/5 soggetti che possono garantire delle soluzioni alternative sarebbe certamente meglio, visto che anche sui pannelli, ci sono "soluzioni e soluzioni".
Ciao

Lucio Insinga ha detto...

Carissimi,
un buon inizio di settimana a tutti.
Mi pare che l'argomento oggetto del blog s'inacanala nel verso giusto, anche se ancora una volta non possiamo non constatare che tutti aspettano la prima mossa del "palazzo".
Intanto comunico al blog o come la chiama il sindaco, alla piazza virtuale, che ho deciso di prendere contatto con la società di mia conoscenza per avere maggiori approfondimenti al riguardo, sperando, nei prossimi giorni di poter dare anche un riscontro con dati.
Intanto buon proseguimento alla discussione....

Bannera49 ha detto...

Completamente d’accodo con Desertoassoluto, a riprova che il deserto non solo non è assoluto, ma anzi è proficuamente fertile e pronto per la semina. Se è così, occorre evitare che passi la stagione propizia, rimboccarsi le maniche, diffondere un volantino (magari riassumendo quanto pubblicato sul blog) per informare i cittadini di Tusa e frazioni sulle cose che si stanno discutendo, convocare una pubblica assemblea a breve termine (un paio di settimane al massimo), dar vita in quella sede a un comitato ristretto che faccia tutte quelle verifiche di cui parla Desertoassoluto (ma anche Luciano, Terra&Chianu ed altri), per poi entro la fine di agosto riconvocarsi per avere un orientamento più preciso e fare il punto della situazione.
C’è un volontario, tra gli amici del blog più esperti in materia, che prepara il volantino? Si dia subito da fare (magari dopo avere concordato col Sindaco una possibile data per l’assemblea pubblica), io posso assumere l’impegno di impaginarlo e di stamparne un certo numero di copie.
Buon lavoro e salutissimi a tutti.

desertoassoluto ha detto...

Accidenti.......che partenza in tromba caro bannera49. Questo sì che significa essere operativi.
Certamente felice la scelta di un'assemblea pubblica cittadina nel periodo estivo (ricordo quella sul porticciolo a Castel di Tusa) speriamo che questa volta l'elefante non partorisca il topolino....intanto che partorisca....
Vediamo se Luciano porta dei dati da questa società opernate nel centro italia, tanto per avere un'altra campana.
Io ovviamente rimango a guardare nella circostanza per non perdere l'anonimato.....il che a Tusa non è poco
Ciao

desertoassoluto ha detto...

signori, dal 22 luglio questo blog ha sospeso i lavori.
Cam'affare??
Arrestamu attaccate o cuntature? oppure u mantamo stu pannello??

Lucio Insinga ha detto...

Caro deserto assoluto,
fattene una ragione, per il momento non dare la disdetta all'enel, altrimenti rimani al buio.
Non mi pare che i tempi sollecitati da bannera 49 sono al momento percorribili.
Ciao